#772 Macchine che uccidono, ricordi che restano, città che bruciano e altre storie di Roma

26/06/2025

«Perché quello che resta davvero non sono le cose. Sono i ricordi. Quelle piccole parti di noi che, volenti o nolenti, abbiamo piantato negli altri».
Le parole all’inizio di questa rassegna sono state scritte in un libro dedicato a Vito Gravino, morto in un incidente stradale, a Roma, nel 2011 a soli 29 anni.

  • In meno di 24 ore, a Roma e in provincia, sono morte tre persone a seguito di incidenti stradali. Sono 75 le vittime dall’inizio del 2025;
  • Brucia ancora il pratone di Torre Spaccata, leggiamo il comunicato del Comitato territoriale. «A che cosa sono servite le nuove recinzioni che in primavera sono state messe a chiudere tutto il pratone? Evidentemente a nulla, anzi, perché la risposta non possono essere barriere e cemento, ma vivibilità, attraversabilità, accesso pubblico»;
  • Libri scolastici per tutt3: sul Manifesto si racconta la nascita della piattaforma Saperi Condivisi che permetterà alle famiglie di scaricare i testi pubblicati con licenza creative commons;
  • Le temperature salgono sempre di più: nel 2050, se non ci saranno interventi strutturali, Roma avrà lo stesso clima di Tunisi. Su Repubblica il rapporto presentato ieri in Campidoglio;
  • Due segnalazioni: nasce la campagna Mostriamo San Lorenzo, contro la speculazione nel quartiere e per una memoria urbana. E poi, domani, proprio a San Lorenzo, si terrà l’ottava edizione del torneo “Finché vita non ci separi”, per la creazione di un campo da gioco libero, dove tutte le soggettività possano esprimersi.

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